A Scandiano il condominio che consuma l’energia rinnovabile prodotta
La Comunità energetica di Scandiano (RE), il progetto di autoconsumo collettivo che prevede la creazione del primo condominio che integri auto-produzione energetica con un sistema di accumulo per alimentare utenze domestiche e una flotta di veicoli elettrici, fa passi avanti: i dati di monitoraggio dei consumi, attivati dallo scorso settembre e messi a disposizione di Enea e Università di Bologna, stanno fornendo risultati molto positivi.
Si tratta di un condominio composto da 48 abitazioni. Grazie al progetto Self User, coordinato da Art-ER, diventerà il primo esempio concreto di Comunità di autoconsumo collettivo in Emilia-Romagna, creando un modello che potrà essere replicato su ampia scala. L’impianto fotovoltaico di progetto produrrà l’energia necessaria a ridurre sensibilmente i costi e le emissioni dell’intera comunità condominiale. Secondo i primi calcoli sperimentali, grazie anche all’accumulo elettrico, si arriverà ad avere un autoconsumo annuo che comporterà un abbattimento di circa 30 tonnellate di CO2 emessa e la riduzione di oltre il 60% dei consumi di energia elettrica da rete, con vantaggi in termini di riduzione della bolletta e di contrasto della povertà energetica.
Il progetto, cofinanziato da Regione Emilia-Romagna ed Enel X, è realizzato grazie al supporto e alle sperimentazioni di Università di Bologna, Enea e Acer Reggio Emilia.
È nato con l’obiettivo di rispondere alle necessità e ai fabbisogni del territorio regionale in materia di transizione energetica (neutralità carbonica entro il 2050 e il 100% di energie rinnovabili entro il 2035), contrasto alla povertà energetica e rigenerazione urbana.
La Comunità energetica di Scandiano e il progetto self user sono stati presentati nel seminario Comunità energetiche e gruppi di autoconsumatori in Emilia-Romagna, inserito nel percorso che la Regione Emilia-Romagna ha avviato per la preparazione del nuovo Piano triennale di attuazione 2021-2023 del Piano energetico regionale.