Biomasse: erogati 30 milioni da Regioni padane per sostituire impianti obsoleti
L'Emilia-Romagna con altre quattro regioni - Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia - in questi anni ha incentivato la sostituzione degli impianti di riscaldamento obsoleti con nuovi impianti a biomasse, grazie ad appositi bandi. Complessivamente, dall’apertura dei bandi fino a maggio 23, nelle cinque Refioni sono arrivate circa 8000 domande e sono stati stanziati fondi per oltre trenta milioni di euro. Un buon successo per l'Emilia-Romagna che dal 15 maggio 2023 ha esaurito le risorse disponibili.
Sono i dati diffusi durante la conferenza finale della campagna biomasse del progetto europeo LIFE PrepAIR, svoltosi a inizio giugno a Milano al termine di sette anni di lavori dedicati a temi ambientali tra cui anche l'efficienza energetica. Un incontro dove sono emerse diverse indicazioni connesse ai risultati prodotti dal progetto, sulla gestione delle politiche per la riduzione delle emissioni dagli impianti di riscaldamento a biomassa legnosa.
Gli effetti ambientali
La combustione da biomasse per riscaldamento domestico è responsabile del 57% delle emissioni primarie di polveri sottili, pm10, e del 65% di polveri ultrasottili, pm 2,5, e gran parte delle quali deriva da impianti installati da più di 10 anni.
Le Regioni hanno posto un tema fondamentale: la richiesta al Governo di rilancio del protocollo di Torino – che fu sottoscritto nel giugno 2019 – con azioni di competenza nazionale sulle biomasse, a sostegno e integrazione delle politiche regionali (già attivate da anni e che proseguiranno).
Nell'incontro è poi sottolineata l’importanza dei vari bandi che i diversi territori del bacino padano partner del progetto hanno attivato in questi anni per incentivare la sostituzione degli impianti a biomasse; iniziative destinate a ripetersi anche nel prossimo futuro per sostenere il rinnovo tecnologico e la diffusione dei dispositivi più all’avanguardia e perciò meno inquinanti.