Fotovoltaico: via alle norme regionali per la localizzazione degli impianti

L'obiettivo è aumentare la produzione di energia rinnovabile ma minimizzando il consumo di suolo e preservando le attività agricole

Sono state approvate dalla Regione Emilia-Romagna le norme sulla localizzazione degli impianti fotovoltaici. Si punta sulle aree produttive dismesse al 100% ma anche sulle aree di pertinenza e sui parcheggi pubblici e privati. Viene anche prevista la possibilità, per i Comuni, di disciplinare la copertura di fabbricati produttivi e commerciali con gli impianti per la produzione dell'energia rinnovabile. In agricoltura le nuove norme puntano all'agrovoltaico con impianti a sviluppo verticale e agrivoltaici avanzati che non pregiudichino l'attività produttiva. 

L'obiettivo regionale è la promozione della produzione di energia rinnovabile, a zero emissioni. Senza dimenticare la salvaguardia del suolo e il risparmio, sia dal punto di vista energetico che economico.

Atto della giunta approvato dall'assemblea legislativa

La Regione Emilia-Romagna punta sempre più sul fotovoltaico, con un atto specifico approvato nei giorni scorsi dall’assemblea legislativa, atto che prende le mosse da una delibera di Giunta proposta dagli assessori Vincenzo Colla, Irene Priolo, Barbara Lori e Alessio Mammi.

L’obiettivo è promuovere il massimo sviluppo di questi impianti nel territorio, per consentire una reale transizione ecologica dell’intero sistema produttivo a beneficio dell’ambiente e dei cittadini.

Al tempo stesso, l’atto approvato intende guidare i soggetti, pubblici e privati, verso una corretta localizzazione degli impianti, confermando la volontà di salvaguardare i terreni con coltivazioni di pregio e le aree di maggior valore paesaggistico e ambientale, precisando che anche il fotovoltaico deve osservare le prescrizioni della pianificazione urbanistica e territoriale, la disciplina edilizia e dei rischi naturali.

Obiettivo: non consumare suolo

La realizzazione degli impianti, inoltre – punto fondamentale dell’atto – dovrà comportare il meno possibile un ulteriore consumo di suolo: l’utilizzo delle aree libere, oggi vocate alle produzioni agricole, dev’essere l’ultima ratio. L’indicazione, quindi, è di realizzare gli impianti nelle zone produttive dismesse (al 100%) e nelle aree di pertinenza delle attività produttive, commerciali e artigianali, in tutti i parcheggi pubblici e privati esistenti.

Disciplina sulle coperture di fabbricati produttivi e commerciali

Viene anche prevista la possibilità, per i Comuni, di disciplinare la copertura di fabbricati produttivi e commerciali con impianti fotovoltaici. In più, l’atto approvato ribadisce la necessità di salvaguardare le coltivazioni agricole di pregio, nelle quali eccelle l’Emilia-Romagna, stabilendo che possono essere interessate solo da impianti agrivoltaici avanzati o verticali, cioè da quegli impianti che consentono l’effettiva prosecuzione della produzione agricola.

Quest’intervento regionale si è reso necessario alla luce della più recente legislazione statale che, con l’obiettivo di promuovere uno sviluppo più ampio e rapido di questi sistemi di produzione energetica, ha ampliato i casi di aree idonee, creando tuttavia numerose difficoltà interpretative a causa della numerosa stratificazione normativa introdotta. Da qui la necessità di un intervento chiarificatore e di indirizzo della Regione, richiesto dagli operatori stessi.

Il testo pubblicato sul bollettino ufficiale della Regione

L’atto approvato è stato pubblicato sul Burert. Particolare cura, infine, verrà riservata al monitoraggio della realizzazione degli impianti fotovoltaici: questo sia per non superare il limite massimo dell’1% di superficie agricola utilizzata (Sau) regionale interessata, sia per verificare il raggiungimento degli obiettivi di produzione di energia da fonti rinnovabili stabiliti a livello statale (burden sharing).

Per questo viene istituita l’anagrafe degli impianti fotovoltaici, a cui dovranno essere iscritti gli impianti che abbiano acquisito un titolo abilitativo e quelli che siano entrati in esercizio.

> La norma sul Burert 

> L'atto in sintesi  (docx17.91 KB)

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ultima modifica 2023-06-08T15:02:47+01:00
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