Requisiti per la tariffa premio
La tariffa premio è invece concessa alla cosiddetta energia incentivata, ovvero alla quota parte di energia condivisa autoconsumata prodotta da impianti incentivabili. Per poter ricevere la tariffa premio ogni impianto di produzione da fonti rinnovabili deve rispettare i seguenti requisiti:
- essere stato realizzato tramite intervento di nuova costruzione o di potenziamento di impianti esistenti;
- avere potenza massima di 1 MW;
- essere entrato in esercizio a partire dal giorno successivo alla data di entrata in vigore del D.Lgs. 199/2021 (ovvero entrati in esercizio dal 16 dicembre 2021);
- nel caso di comunità energetica, essere entrato in esercizio successivamente alla regolare costituzione del soggetto giuridico Cer;
- rispettare il principio del Do No Significant Harm (DNSH) e i requisiti costruttivi declinati nelle regole operative GSE.
Gli impianti entrati in esercizio prima del 16 dicembre 2021 non accedono agli incentivi, ma l’energia immessa viene considerata nel computo dell’energia autoconsumata su cui viene riconosciuto il contributo di valorizzazione. Nel caso di Cer, la potenza degli impianti esistenti non può superare il 30% della potenza complessiva degli impianti appartenenti alla configurazione.
È previsto un contributo in conto capitale (a fondo perduto) a valere sulle risorse del PNRR, (Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2) fino al 40% dei costi ammissibili, destinato solo alle configurazioni di Gac (gruppo autoconsumo collettivo) e Cer, i cui impianti sono collocati nei comuni con popolazione inferiore ai 5.000 abitanti. Le richieste di accesso al contributo devono essere inviate entro e non oltre il 31 marzo 2025 e tutti gli impianti ammessi al contributo dovranno entrare in esercizio entro 18 mesi a partire dalla data di ammissione al contributo e comunque non oltre il 30 giugno 2026. La misura si applica fino al 30 giugno 2026, per la realizzazione di una potenza complessiva di almeno 2 GW, nel limite delle risorse finanziarie attribuite dal Pnrr, pari a 2,2 miliardi