A Imola la prima comunità energetica costituita da imprese

Quattro aziende consumeranno l’energia prodotta collettivamente e da fonti rinnovabili. Il progetto è stato promosso da Bryo Spa

Sentiremo sempre più parlare di Comunità Energetiche. Ne stanno nascendo in tutta Europa e in Italia: in Emilia-Romagna sono attive diverse sperimentazioni, l’ultima nata è a Imola ed ha la particolarità di essere composta da imprese, che produrranno collettivamente e consumeranno energia generata da fonti rinnovabili e potranno anche condividerla. A differenza del passato, la normativa sulle comunità energetiche supera la logica dell’autoconsumo e permette lo scambio.

La “comunità” imolese, al momento composta da quattro aziende, nasce su impulso di Bryo, azienda partecipata da Con.Ami. Una realtà che opera nell’ambito della transizione energetica nata nel 2010 per volontà di quattro aziende del territorio imolese (Con.Ami, Sacmi, Cefla e Cti) e oggi è diventata uno dei player più accreditati per l’avvio di progetti di produzione di energia rinnovabile e de-carbonizzazione degli edifici.

Il ruolo di Bryo nella comunità energetica è quello di facilitatore e promotore dell'intervento, le quattro aziende che hanno aderito non avranno costi d’investimento e risparmieranno circa il 20% sul costo dell’energia che, tutta o in parte, non dovranno più comprare dai fornitori tradizionali. La comunità energetica di Imola è un sistema aperto, altre imprese (ma non solo) potranno aderire, con l’unico limite di dovere fare riferimento alla stessa cabina di media e bassa tensione.

Alle Comunità Energetiche è stato dedicato un incontro formativo nell’ambito del percorso partecipato del nuovo Piano triennale di attuazione del Piano energetico regionale

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