Low Carbon Economy ed efficienza energetica
Cosa fa la Regione
La low carbon economy rappresenta il modello di riferimento di un’economia basata su sistemi di produzione e consumo sempre più attenti a ridurre le emissioni di CO2 ovvero di tutti i gas climalteranti.
Le problematiche legate al riscaldamento globale, causato dalle emissioni di gas climalteranti, e la necessità di contrastare i cambiamenti climatici hanno assunto nel tempo un peso sempre più rilevante e, a partire dagli anni novanta, sono state poste all’attenzione da parte di decisori politici di tutto il mondo.
La Commissione europea ha intrapreso uno sfidante percorso per favorire il cambiamento verso un sistema economico a bassa intensità di carbonio. Nell’ambito delle recenti politiche sul Green Deal volte a ridisegnare l’impegno dell’Europa su clima e ambiente per il prossimo trentennio, la Commissione Europea ha reso cogente il suo impegno per il raggiungimento della cosiddetta neutralità carbonica al 2050, ovvero il raggiungimento di un equilibrio tra le emissioni in atmosfera e l'assorbimento di carbonio. Sono stati fissati gli scenari intermedi per la riduzione delle emissioni di gas climalteranti al 2030.
In particolare con il nuovo Regolamento (UE) 2021/1119, di modifica della Legge europea sul Clima del 2018, è stato definito l’impegno per la riduzione delle emissioni climalteranti di almeno il 55% rispetto ai livelli di emissione del 1990 entro il 2030. A seguito di ciò è stato presentato a luglio 2021 il Pacchetto “Fit for 55” contenente una serie di proposte legislative e nuovi obiettivi che interessano diversi settori strategici ed economici: clima, energia e combustibili, trasporti, edilizia, uso del suolo e silvicoltura per promuovere una riduzione più marcata delle emissioni globali, a vantaggio di tutti gli europei, creare possibilità di partecipare alla transizione ecologica per tutti i cittadini e gli operatori economici e, contestualmente, sostenere la ripresa verde dell’UE dalla pandemia, contribuendo a diffondere le norme ambientali oltre i confini dell’Unione e favorire l’innovazione dei prodotti e delle tecnologie del futuro.
Infine, ad inizio 2022, a seguito della crisi russo-ucraina, la Commissione europea ha proposto il Piano REPowerEU per accelerare il processo di transizione verso la low carbon economy e ridurre il consumo di combustibili fossili attraverso il risparmio energetico, l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili nelle abitazioni, nell’industria e nella generazione di energia elettrica e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico.
In linea con gli indirizzi europei la Regione Emilia-Romagna assume il suo impegno per favorire la transizione verso la low carbon economy, in primo luogo attraverso la definizione e attuazione del Piano Energetico Regionale, che ha come orizzonte di riferimento il 2030, e del Piano triennale di attuazione 2022-2024 (PTA). Il raggiungimento di obiettivi così ambiziosi implica risultati importanti nella penetrazione di nuove tecnologie, di nuovi standard, di nuovi stili di vita, in linea con le strategie e le roadmap europee.
Gli scenari auspicati vedono infatti importanti cambiamenti, riguardanti i diversi settori civile, agricolo, industriale, terziario in particolare per quanto riguarda l’efficienza energetica degli edifici, dei processi industriali e dei servizi, lo sviluppo delle fonti rinnovabili, della mobilità elettrica, i comportamenti più consapevoli in termini di consumo energetico, lo sviluppo di infrastrutture, di reti energetiche più resilienti ed efficienti. Anche per questo la Regione intende da un lato coinvolgere attivamente tutti i soggetti chiamati a contribuire ed essere corresponsabili sulle misure necessarie, dall’altro monitorare la progressiva transizione verso una Low carbon economy regionale e i suoi effetti, anche alla luce delle variabili esogene (ad esempio le variabili macro-economiche, il grado di adozione e di fruibilità delle tecnologie) che ad oggi, a causa del conflitto tra Russia e Ucraina, stanno condizionando le attuali politiche energetiche a livello europeo e mondiale e che influenzeranno le dinamiche nei prossimi anni. Altro importante campo di lavoro è quello del coordinamento tra le misure regionali e le politiche per l’energia sostenibile sviluppate e attuate dagli enti locali, in primo luogo tramite l’adesione al Patto dei Sindaci.
Gli obiettivi delle politiche energetiche regionali volti a sostenere la transizione verso un'economia a bassa intensità di carbonio si sposano con quelli di promozione e sviluppo delle imprese della green economy regionale e di creazione di nuovi posti di lavoro, stabiliti anche dal Patto per il lavoro e per il Clima.
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