Avviato a Barcellona il progetto europeo Blue Ecosystem
Il 28 e 29 maggio, il progetto Blue Ecosystem (progetto tematico nell’ambito della missione Innovative sustainable economy) ha preso avvio nella seconda edizione del Med Innovation Camp a Barcellona.
Esperti della strategia di specializzazione intelligente S3, policy maker e partner dei progetti Interreg Euro-Med si sono confrontati sulle opportunità offerte dai modi innovativi di considerare le politiche di innovazione trasformativa nel Mediterraneo e hanno cercato ulteriori input sullo sviluppo dei Transformative innovation policy labs (TIPL), una delle attività principali che saranno offerte dal progetto Dialogue4Innovation nei prossimi anni. I governi, attraverso la S3, possono accelerare le transizioni sistemiche verso politiche innovative e possono essere incentivati da progetti di cooperazione.
I workshop
Durante l'evento, sono stati organizzati diversi workshop, riunendo diverse parti interessate in gruppi di lavoro (ad esempio, politici, partner di progetto) e facendo una riflessione congiunta sul quadro concettuale dei progetti attraverso un caso di studio dedicato a spopolamento delle aree rurali del Mediterraneo e la raccolta di input per migliorare la metodologia Tipl.
Blue Ecosystem: incontro di avvio progetto
Il 30 maggio, il partenariato Blue Ecosystem si è riunito nella sede del Cluster marittimo delle Isole Baleari. Dopo una breve introduzione da parte del segretariato tecnico del programma Interreg Euro-Med e del lead partner (Regione Emilia-Romagna – Settore innovazione sostenibile, imprese, filiere produttive - area energia ed economia verde) sugli aspetti amministrativi e sulle informazioni rilevanti per i partner, la Crpm(conferenza delle regioni periferiche e marittime) ha presentato la strategia di diffusione, supporto e comunicazione del coinvolgimento delle parti interessate, che garantisce il corretto coinvolgimento di tutti gli attori della quintupla elica nelle attività di progetto e nella diffusione e promozione dei risultati che saranno, di volta in volta, raggiunti.
Un tema importante di confronto sono state le sfide della trasformazione blu a livello Med e la matrice delle priorità. Il centro di ricerca greco Hcmr (centro ellenico di ricerca marina), ha condiviso le linee guida per la corretta identificazione delle sfide regionali dell'economia blu, che si basano su documenti politici e strategie esistenti, nonché su piani d'azione regionali. E' stato evidenziata l'importanza di confermare se la sfida identificata è condivisa con gli stakeholder. A seconda della sfida, ci saranno una o più soluzioni, ma è necessario tenere conto delle esternalità di ciascuna di esse, quali saranno prioritarie e cosa mancherà, nonché quali incompatibilità potenziali potranno esserci.
Le tre informazioni chiave
Ciascun partner ha presentato: La situazione attuale a livello regionale (il peso dell’economia blu nell’economia della regione e nei principali settori); le sfide identificate; le esperienze pregresse esistenti circa metodologie di co-creazione e co-progettazione.
Le regioni coinvolte nel progetto partono da realtà diverse, ma con sfide comuni. L'Emilia Romagna deve affrontare il problema del granchio blu, una specie invasiva che ha devastato la produzione zootecnica. Le principali sfide,invece, della Contea di Zara sono legate alla pesca e all’acquacoltura, ma soprattutto al turismo, che è anche quella principale delle Isole Baleari, il settore che ha di gran lunga il peso maggiore nell’economia blu regionale.
Le sfide delle altre Regioni
Nella Regione Sud e nell’Occitania in Francia (Pôle Mer), l’economia blu è diversificata, con questi temi: sicurezza navale e marittima, trasporti e logistica, turismo, acquacoltura e pesca, biotecnologie ed energie marine rinnovabili. L’Alentejo in Portogallo, dipende dal governo centrale (ha una strategia nazionale sull’economia blu), si ritrova ad affrontare diverse sfide legate all’energia rinnovabile, alla bioeconomia blu, al turismo sostenibile, alla pesca e all’acquacoltura sostenibili e alla conservazione della biodiversità. Quest’ultimo aspetto è evidenziato anche nell'Attica in Grecia, che ha molte aree protette e necessita di essere analizzata la compatibilità con i settori della blue economy.
Le sfide dell’Albania si basano sullo sfruttamento eccessivo delle risorse marine, sull’inquinamento dovuto al turismo costiero e sul miglioramento dei sistemi di gestione dei rifiuti. Nel caso di Cipro le sfide sono state analizzate da diversi punti di vista (ambiente, politiche, tecnologia, competenze, affari, finanza, comportamentali, coinvolgimento dei cittadini...).
Un approccio interessante e utile da replicare anche con gli altri partner regionali per garantire il coinvolgimento della quintupla elica in tutto il progetto. Il prossimo incontro di progetto è fissato ad ottobre in Portogallo per discutere sullo stato di avanzamento delle attività.