Il ruolo della Pubblica Amministrazione nelle comunità energetiche
Quale ruolo può assumere una pubblica amministrazione nella costituzione di una comunità energetica rinnovabile? Quali valutazioni deve effettuare e su quali aspetti deve concentrare l’attenzione nella fase costitutiva e operativa? Quando si applicano le regole dell’evidenza pubblica?
Sono i temi e gli approfondimenti contenuti nel terzo quaderno della collana I quaderni per la transizione energetica, realizzato da Art-ER, con il contributo della Regione Emilia-Romagna, e dedicato alle pubbliche amministrazioni che intraprendono percorsi per costituire, partecipare o promuovere una comunità energetica rinnovabile.
I riferimenti legislativi
La pubblicazione, online poco dopo l’uscita del bando regionale per finanziare gli impianti di produzione delle comunità, ha come obiettivo principale descrivere le peculiarità giuridiche derivanti dalla partecipazione allo sviluppo di una Cer di una pubblica amministrazione, consapevoli del ruolo che gli enti pubblici possono avere nella transizione energetica e nella diffusione di questi nuovi modelli di produzione e consumo.
Nel quaderno - dal titolo La partecipazione dei soggetti pubblici alle comunità energetiche rinnovabili - sono, inoltre, contenute alcune considerazioni sulle strategie di comunicazione e ricerca soci, sulla compatibilità delle Cer con le finalità di una società pubblica ai sensi del Tusp (testo unico in materia di società a partecipazione pubblica) e sull’applicazione delle regole dell’evidenza pubblica ai contratti delle Cer partecipate da una pubblica amministrazione.
In base alla normativa vigente le comunità energetiche rinnovabili (devono assumere la natura di soggetto giuridico autonomo rispetto ai partecipanti alla stessa.
Come si legge nella prefazione: "Le comunità energetiche non solo permetteranno di incrementare la
produzione, l’utilizzo e l’accumulo delle energie rinnovabili in Emilia-Romagna, ma consentiranno di farlo valorizzando progetti e azioni di coesione sociale, per ridurre i prelievi energetici dalla rete e per contrastare la povertà energetica. Cittadini, imprese, enti locali e associazioni saranno al centro della transizione energetica, protagonisti di un cambiamento senza precedenti. La Regione
avrà un particolare riguardo per le iniziative a forte valenza sociale e territoriale che coinvolgano i soggetti svantaggiati, ma anche per le opportunità che si potranno creare per il mondo economico".