Rete alta tecnologia
La Regione Emilia-Romagna ha iniziato a progettare e sviluppare un sistema regionale per la ricerca industriale e per il trasferimento tecnologico nel 2002 (con la Legge regionale 7/2002), coinvolgendo Università e Istituti di ricerca, al fine di rafforzare la collabroazione tra mondo della ricerca e sistema produttivo, tramite il trasferimento tecnologico dei risultati ottenuti. La Rete nasce per promuovere la trasformazione dei sistemi produttivi, dei distretti e delle filiere, verso un più elevato dinamismo tecnologico e un maggior impegno nella ricerca e sviluppo.
La Rete si è sviluppata attaverso l'integrazione di finanziamenti regionali del Programma regionale per la ricerca industriale e il trasferimento tecnologico - Prriitt - e finanziamenti europei del Programma operativo regionale del fondo europeo di sviluppo regionale 2007-2013 - Por Fesr.
Attualmente, dopo un percorso di razionalizzazione e consolidamento dell’esperienza cha ha portato all’aggregazione di diverse strutture, la Rete si compone di 10 tecnopoli, 36 laboratori di ricerca industriale finanziati dal Por Fesr 2007-2013, a cui si aggiungono ulteriori 54 laboratori e 11 centri per l’innovazione. I tecnopoli sono stati creati, in coerenza con l'Asse 1 del Por Fesr, con funzione di aggregazione territoriale delle strutture di ricerca, inquadrate in 6 piattaforme tematiche: energia e ambiente, costruzionei, meccanica e materiali, agroalimentare, ict e design e scienze della vita.
Il coordinamento operativo delle attività e dei progetti è stato affidato ad Aster.
Per saperne di più
Ricerca industriale e trasferimento tecnologico, dal Sito Por Fesr