Certificazione ed efficienza energetica negli edifici pubblici

In Emilia-Romagna risultano occupate da amministrazioni pubbliche circa 50mila unità immobiliari per 20 milioni di metri quadri di superficie lorda (dati Ministero dell’Economia e delle Finanze - anno 2015).

Alla luce di tale importante patrimonio immobiliare, la Regione ritiene fondamentale incentivare iniziative volte non solo al miglioramento delle prestazioni energetiche ma anche a garantire edifici pubblici più sicuri, sostenibili e moderni, riconoscendo in questo modo alla Pubblica Amministrazione un ruolo di guida e di esempio in linea con quanto previsto dalle direttive europee sull’efficienza energetica degli edifici e dall’iniziativa europea denominata “Renovation Wave".

Con il Piano Energetico Regionale, la Regione Emilia-Romagna, coerentemente con gli obiettivi comunitari, si è impegnata alla realizzazione di interventi sugli immobili della Regione, inclusi gli immobili periferici, in grado di conseguire la riqualificazione energetica almeno pari al 3% annuo della superficie coperta utile climatizzata degli edifici con superficie coperta utile maggiore di 250 metri quadri. L’impegno si incentrerà su categorie strategiche di edifici, quali ad esempio le strutture ospedaliere, quelle scolastiche e le sedi municipali, e si focalizzerà sulle riqualificazioni profonde e basate su tecnologie innovative e sulla trasformazione in “edifici ad energia quasi zero” (NZEB), coerentemente con la strategia per la riqualificazione energetica del parco immobiliare nazionale.

Con la D.G.R. 967/2015 (modificata per ultimo dalla D.G.R. 1261/2022), la Regione ha disciplinato la prestazione energetica degli edifici, anticipando le previsioni della normativa comunitaria e nazionale e prescrivendo l’obbligo, a partire da 1° gennaio 2017, per gli edifici di nuova realizzazione occupati da pubbliche amministrazioni e di proprietà di queste di rispettare i requisiti minimi degli edifici ad energia quasi zero (NZEB).

Per raggiungere tali ambiziosi e sfidanti obiettivi risulterà fondamentale l’utilizzo efficace ed efficiente delle risorse finanziarie, correlate alla nuova programmazione dei Fondi Strutturali 2021-2027 e al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

La riqualificazione del patrimonio pubblico nella nuova programmazione

In continuità con le misure messe in campo finora, la programmazione FESR dei fondi europei per il 2021-2027 prevede l’impiego di una cospicua dotazione di risorse economiche (circa 30 milioni di euro) per proseguire nell’opera di riqualificazione energetica degli edifici pubblici, anche in integrazione con interventi di miglioramento antisismico.

Gli interventi rientrano nella Priorità 2 (“Sostenibilità, decarbonizzazione, biodiversità e resilienza”) del Programma Regionale FESR 2021-2027 e si realizzano attraverso le seguenti azioni specifiche:

  • Azione 2.1.1 “Riqualificazione energetica negli edifici pubblici”;
  • Azione 2.2.1 “Supporto all'utilizzo di energie rinnovabili negli edifici pubblici”;
  • Azione 2.4.1 “Interventi di miglioramento e adeguamento sismico in associazione ad interventi energetici negli edifici pubblici”.

Anche il PNRR ha previsto numerose linee di intervento per la riqualificazione energetica degli edifici pubblici (Componente 3 della Missione 2). Oltre alla misura relativa al prolungamento del Superbonus 110% (utilizzabile anche per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica), infatti, oltre 1,2 miliardi di euro sono destinati alla riqualificazione di edifici pubblici, in particolare di quelli scolastici e di quelli giudiziari.

L'infopoint Edifici Pubblici

Per ottenere informazioni sugli strumenti tecnici, economici, finanziari e gestionali a supporto di progetti riqualificazione energetica degli edifici pubblici è possibile accedere all’Infopoint Edifici pubblici, realizzato dai partner del progetto Life PrepAIR, nell’ambito della linea di azione sull'efficientamento energetico, con il coordinamento della Regione Emilia-Romagna